Telecomando cancello, cosa fare quando non funziona
Si tratta di una situazione che può capitare piuttosto di frequente e, come si può facilmente intuire, provoca sempre nervosismo e preoccupazione, a maggior ragione se succede in orari notturni. Stiamo parlando di un danno che va a colpire il telecomando del cancello di casa. In questi casi, è chiaro che la cosa migliore da fare è quella di rivolgersi a un professionista del settore, come ad esempio un ferramenta a Torino, in maniera tale che possa garantire una risoluzione impeccabile della problematica.
Si può riparare da soli il telecomando di casa?
È chiaro che l’intervento in autonomia è possibile solo ed esclusivamente nel caso in cui ci si trova in situazioni e in orari consoni, altrimenti è chiaro che bisogna trovare una soluzione da soli. Tutto questo vuol dire che si può anche pensare di riparare il telecomando del vostro cancello da soli, ma per svolgere tale lavoro in autonomia è giusto mettere in evidenza fin dall’inizio come serva sempre una manualità importante, altrimenti il rischio è quello di danneggiare in modo irreparabile il telecomando.
Proviamo a capire quali sono i migliori consigli da seguire per la riparazione in autonomia di un telecomando, senza sfruttare quindi l’aiuto di alcun tecnico. Buona parte dei telecomandi per cancelli, infatti, sono formati da un diodo a infrarossi che è in grado di effettuare la trasmissione di una certa frequenza nei confronti di un ricevitore che avrà il compito, a sua volta, di occuparsi dell’azionamento del dispositivo di apertura. Quest’ultimo, come si può facilmente intuire, è rappresentato dal motore del cancello stesso.
La riparazione in autonomia del telecomando del cancello
Ci sono diversi strumenti che bisogna per forza di cose avere a disposizione per poter effettuare una simile operazione. Ad esempio, utilizzare un giravite, piuttosto che avere a disposizione una moneta e un saldatore per circuiti elettrici, nel caso in cui dovesse rendersi necessario.
La prima cosa da fare, come si può facilmente intuire, è quella di provvedere all’apertura del telecomando mediante un giravite di piccole dimensioni o, in ogni caso, un altro attrezzo del genere. Utilizzando una moneta oppure, prestando molta attenzione a non farsi male, si può anche pensare di sfruttare il taglio di una lama di un coltello, facendo leva sul bordo del dispositivo fino ad aprire in maniera completa tutta la parte del contenitore di plastica.
Arrivati a questa fase, si può provvedere all’estrazione della pila che si trova nel contenitore. Usando un tester, è facile notare se la pila è ancora carica oppure se si è scaricata del tutto. Una volta verificata la batteria, qualora la carica dovesse risultare eccessivamente bassa, si può pensare di cambiare la batteria e, di conseguenza, fare un test per capire se il telecomando ha ripreso a funzionare o meno. Nel caso in cui questa operazione sia stata sufficiente per risolvere il problema, non dovrete fare nient’altro. Nel caso in cui, invece, il dispositivo dovesse proseguire a non funzionare, si dovrà nuovamente provvedere all’estrazione della batteria. Un controllo che si può fare è quello relativo al diodo che si trovano sul bordo frontale del telecomando, che deve rimanere sempre ben ancorato rispetto alla saldatura. Qualora doveste notare una sorta di gioco in tal senso, ecco che il problema potrebbe derivare proprio dal fatto che il diodo si muove in maniera eccessiva per colpa dei numerosi urti violenti che ha dovuto subire.
Piuttosto di frequente sono proprio gli urti, infatti, a causare il distacco delle diverse componenti elettrici che si trovano all’interno del telecomando. Anche in questo caso si può pensare di intervenire manualmente e di riparare il telecomando, visto che si tratta di un’operazione per nulla complessa.