Sismabonus: che cos’è? Come richiederlo?

La sismicità in Italia si misura in una classificazione che va da zona 1 a zona 4, di cui la prima è la più pericolosa e coinvolge soprattutto gli appennini, mentre la seconda è la meno pericolosa, e comprende soprattutto il Nord d’Italia e la Sardegna. Per favorire la costruzione di edifici antisisma, lo stato ha istituto il Sismabonus, un’agevolazione fiscale, e tale detrazione può essere emessa da Irpef ed Ires.

A chi e rivolta e a quanto ammonta

In base alla legge di Bilancio, il Sismabonus permette detrazioni che vanno dal 50 all’80 %, e possono arrivare anche all’85 %, su un ammontare complessivo da 96000 euro a 136000, a seconda del tipo di struttura. Questo bonus copre sia condomini che unità immobiliari singole, che vogliano adottare misure antisismiche, e la percentuale della detrazione varia a seconda della sismicità della zona. Per i condomini, tale bonus coprire anche l’efficienza energetica nell’involucro dell’edificio.

Questi lavori antisismici devono essere rivolti all’abbassare il rischio sismico e ridurlo, finalizzandone il miglioramento, oppure possono essere di demolizione o ricostruzione degli edifici per altri con ridotti rischi sismico anche nella variazione volumetrica rispetto alla costruzione abbattuta.

Possono beneficiare del Sismabonus tutti i contribuenti Irpef, sia singoli soggetti che condomini, i titolari degli immobili che richiedono interventi sismici, gli aderenti all’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), le organizzazioni no-profit, le società sportive, le cooperative e gli imprenditori individuali. Nello specifico, ne possono usufruire quei soggetti che sostengono le spese dei lavori ed il cui nome è riportato su bonifici ed assegni per pagarli.

Nel 2022 è stato anche concesso il Super Sismabonus, che ha una proroga temporale e ricoprono anche gli adempimenti prescritti dal Decreto Rilancio nell’articolo 119, che comprendono gli incentivi per l’efficienza energetica, il sisma bonus, il fotovoltaico e le colonnine di ricarica di veicoli elettrici 1.

Come si richiede

Questo bonus si può richiedere in tre modi, ovvero:

  • con il Modello 730, ed in questo caso vi è una detrazione che si riparte in cinque quote annuali di pari importo, all’interno della dichiarazione dei redditi. Se si vuole optare per questa detrazione, è necessario che nella dichiarazione dei redditi vengano indicati i dati catastali dell’immobile e gli interventi effettuati;
  • con la cessione di credito d’imposta, che ammonta alla detrazione spettante, e può essere ceduto una seconda volta, ma solo per alcuni soggetti, oppure si può usare per ridurre contributi e/o imposte prima della data di scadenza;
  • con lo sconto in fattura, in cui il contributo è anticipato da chi effettua gli interventi, e questi ultimi poi recuperano la somma tramite il credito d’imposta.

Per ottenere le detrazioni è necessario che i pagamenti vadano effettuati tramite bonifici bancari o postali, ed in questo devono risultare il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la causale del veramente e il numero di partita IVA e codice fiscale del soggetto a cui si effettua il bonifico.