Si regge sulla bugia: caratteristiche della candela e quando usarla

La candela è una delle forme più antiche di “luce artificiale” usata dall’essere umano. Le prime candele, da quanto è stato scoperto, risalgono a circa 5.000 anni fa. Addirittura fu la civiltà egizia a crearla con l’uso di grasso animale o di pece.

Le torce sostituirono presto la candela, specialmente nelle case dei nobili e dei ricchi che potevano permettersi di comprare sia pece che olio in grande quantità. Tuttavia vediamo che c’è una storia lunga e alquanto interessante sulla candela.

Inoltre, per sorreggerla ed usarla in più modi, anche spostandosi, vennero creati degli appositi “porta candela”. Tra questi vediamo appunto: la bugia.

Candela dove nasce?

Come accennato la candela nasce nella zona dell’Egitto. La civiltà egizia usava delle candele di grasso animale, di sego, e di cera d’api. Il suo uso era indispensabile per riuscire ad avere una luce nelle notti invernali. Tuttavia vediamo che poi si inizia ad usare olio e pece che erano delle sostanze in grado di bruciare lentamente e per molto tempo.

Nel medioevo ci fu un cambiamento dell’uso delle candele, la pece emanava un forte odore nauseante che non era ben tollerato nelle case ed era costoso. Quindi si diffuse la creazione delle candele con cera d’arpi e si grasso animale. Per riuscire a modificare l’odore della combustione, si creavano degli oli da inserire all’interno delle candele oppure da stendere sulla sua superfice.

Essendo una luce artificiale che permetteva di fendere il buio, essa divenne ben presto un simbolo sacro. I monasteri erano coloro che usavano grandi quantità di candele, specialmente durante i culti religiosi.

Cos’è la “bugia” candela

Per spostare la candela, almeno nei secoli passati, si inventarono sia i porta candele, cioè candelabri che sorreggevano e fissavano le candele, che poi le “bugie”. Queste erano dei “piatti” su cui si fissava la candela. Avevano un beccuccio dove infilare il dito e quindi trasportare la candela di qua e di là. Il piattino serviva per recuperare i residui di cera che si potevano nuovamente sciogliere per costruire nuove candele.

Inoltre era un modo pratico per non scottarsi con la cera bollente poiché quella con grasso di animale provocava gravissime ustioni.

Quando usare la candela e la bugia

Intanto spieghiamo come mai la “bugia” portacandele si chiama proprio bugia. Si tratta di un termine che nasce dal francese: bougie. Quest’ultima significa semplicemente candela ed essa nasce quando venne inventato questo piccolo portacandele.

La bugia era molto pratica e si usava per spostare la luce della candela da una stanza all’altra in casa, durante la notte. Una sorta di “torcia”, ma molto più piccola e pratica.