
Il rogito notarile: che cos’è? Perché è importante nella vendita di un immobile?
Nella compravendita di un immobile, la redazione del rogito notarile è sicuramente importante, in quanto è un atto pubblico che convalida il passaggio di un immobile da un proprietario all’altro. Ma che elementi comprende? Quali sono i suoi costi?
I dati dell’atto
Essendo il rogito notarile un atto pubblico, è un notaio che deve perfezionarlo e registrarlo per renderlo ufficiale, depositandone una copia alla Conservatoria dei registri immobiliari, entro 28 giorni dalla firma dell’atto (data che non si deve superare). Con questo documento, si conclude la compravendita di un immobile o un oggetto, finalizzando le condizioni di vendita e le spese.
In questo atto è necessario includere i dati che identificano l’immobile, l’effettivo valore al momento della cessione, le modalità di pagamento, come bonifico, assegno, etc, e le spese sostenute dal notaio per le dovute pratiche. Si aggiungono, poi, gli aggiornamento normativi disposti dalle legge finanzia 266 del 2005 e il decreto Bersani.
Per accelerare i tempi, a questo atto bisogna allegare dei documenti, come le visure catastali ed ipotecarie dell’immobile, la sua planimetria catastale e la sua provenienza, ed un documento di identità e il codice fiscale di chi vende ed acquista, incluso un documento che comprova lo stato civile.
Prima di stipulare il rogito è, inoltre, necessario che il venditore e chi acquista l’immobile arrivino a un compromesso, in cui sono incluse non solo le condizioni di vendita ma anche le modalità e la data del pagamento. Per sancire tale impegno, di solito l’acquirente versa una caparra, come garanzia per adempiere al contratto. Se il venditore non rispetta tale accordo, l’acquirente può pretendere il doppio della caparra versata, ma in caso che sia quest’ultimo a non rispettare il contratto, il venditore può trattenere l’anticipo.
I costi del rogito
Il rogito notarile rappresenta l’ultimo passaggio di una compravendita, ed il notaio ha il compito di verificare, in questa fase, che il contenuto corrisponda alle norme, e apporre una firma. In caso di mutuo, l’atto è associato al rogito.
In merito alle spese di tale atto, è generalmente l’acquirente che le sostiene, ma non è una regola obbligatoria. Il notaio, di solito, chiede a chi compra di rimborsargli i costi sulle tasse e le imposte in anticipo, nonché gli adempimenti burocratici e legali. Tali costi si calcolano partendo dal valore catastale dell’immobile, che dovrà includere l’imposta di registro, pari al 2 % o al 9 % (a seconda se sono prima o seconda casa), le imposte catastali ed ipotecarie fisse, entrambe di 50 euro ciascuna e l’IVA al 4% del prezzo totale dell’immobile, se quest’ultimo si acquista da un’impresa costruttrice. Sono da aggiungere anche l’onorario del notaio, che varia in percentuale a seconda del valore catastale della casa, le spese di cancelleria (che possono ammontare a circa 235 euro), e gli oneri della segreteria.