Documenti per fare da garante: ecco quali sono e chi può farlo

Quando si contrae un mutuo è possibile scegliere un garante, che firma la richiesta di prestito assieme al richiedente. Ma di cosa si occupa? Quali sono i documenti che deve mostrare per diventare tale?

Chi è il garante

Il garante, o fideussore, può essere un parente o un amico di chi richiede il mutuo, e sottoscrive il contratto con esso, assumendosi il ruolo di responsabile nel caso che il titolare non paghi una rata o debba sospendere il rimborso. Con il contratto, ne firma anche le condizioni e le clausole.

Generalmente, il garante può sottoscrivere in determinate situazioni, ovvero se:

  • il richiedente del mutuo del mutuo non ha un lavoro fisso, ed è il caso dei più giovani, e generalmente sono i genitori a garantire per loro;
  • chi richiede il mutuo non ha più un’età mutuabile, come una persona anziana, ed anche in questo caso è facile che sia un parente a fare da garante, come un figlio o un nipote;
  • il richiedente del mutuo ha uno stipendio basso, e potrebbe non riuscire a coprire la rata del mutuo, secondo l’istituto a cui lo richiede, ed anche qui, generalmente, interviene un familiare.

E’ importante tenere presente che un garante non ha la facoltà di smettere di essere tale, a meno che non sia previsto dal contratto della banca, in alcuni casi. Ad esempio se subentra un nuovo garante o il prestito sia a tempo indeterminato.

Chi può fare da garante e i documenti che deve presentare

Naturalmente, anche il garante del mutuo deve possedere alcuni requisiti, a cominciare dall’età, che non può superare i 75 anni, ma alcune banche fanno eccezione e concedono di fare da garante anche a chi ha fino ad 85 anni. In secondo luogo, il patrimonio del garante deve essere ritenuto affidabile, ed in tale patrimonio possono rientrare anche immobili. Per questo deve dimostrare di avere un reddito sufficiente ed un lavoro sicuro, e di sicuro non deve aver contratto un altro debito. C’è chi si domanda se il garante può farlo anche per due persone e non ci sono dei particolari vincoli che lo impediscono, ma dipende tutto dalla loro capacità di rimborso.

Per dimostrare di possedere tali requisiti, il garante deve mostrare alla banca dei determinati documenti, oltre al codice fiscale e un documento d’identità, come le ultime due buste paga, un CUD o cedolino della pensione, un attesto di contratto di lavoro o anzianità, il Modello 730 con le ultime due dichiarazioni dei redditi ed un estratto del suo conto degli ultimi tre mesi.

Nel caso che il garante sia una persona giuridica, ovvero un ente con un diritti e dovere giuridici, è necessario il documento d’identità ed il codice fiscale di un rappresentante legale dell’ente, il Modello Unico dell’amministratore e dei suoi soci, e l’ultimo bilancio approvato e la sua visura camerale, un documento redatto dalla Camera di Commercio con informazioni relative alle imprese italiane iscritte al Registro delle Imprese.