Cos’è la bioedilizia? Quali sono i suoi principi e i materiali da usare?

La bioedilizia, o bioarchitettura, è un modo di costruire o ristrutturare gli edifici seguendo i principi dell’eco-sostenibilità. Ma quali sono i suoi principi? Quali materiali vengono usati?

I principi base della bioedilizia

Già dal suo termine si può capire che la bioedilizia segue i principi che permettono di costruire una casa ad impatto zero, seguendo le filosofie green, e tra i suoi principi cardine si possono includere:

  • l’approccio integrato, ovvero che i componenti del team che realizza la casa, nella sua area di competenza studi le diverse soluzioni sostenibili;
  • il considerare i vincoli geografici, in quanto deve tener conto delle caratteristiche del terreno e del paesaggio;
  • lo scegliere i materiali giusti, coerenti sia con l’ambiente che con le caratteristiche deve avere la casa, come l’acustica;
  • scegliere le prestazioni energetiche giuste, che corrispondano ai bisogni della casa ma che allo stesso tempo riducano il consumo energetico e l’inquinamento;
  • rispettare la salute e il comfort di chi vi abita, in particolare per quanto riguarda la qualità dell’acqua e la protezione da vari fattori ambientali.

In particolare sono importanti i materiali già citati, realizzati con tecnologie innovative e riciclabili, tra cui la paglia, il legno, il gesso, il sughero, la fibra di canapa, il bambù, la terra battuta, etc. Materiali del genere sono etici, atossici e sostenibili.

Degli esempi di architettura sostenibile, in Italia, sono sicuramente il bosco verticale, a Milano, e la Balena a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Il primo è un edificio costruito tra il 2007 e il 2014, non molto distante da piazza Gae Aulenti, edificato in due torri in cui, oltre agli appartamenti, sono presenti anche alberi, in grado di regolare il microclima. La Balena, invece, è un asilo composto da una successione di telai in legno, che vanno a formare l’interno della pancia della balena della fiaba di Pinocchio.

Il costo, i pro e i contro delle case ecologiche

Le case realizzate secondo il progetto della bioedilizia hanno un costo che varia a seconda dei materiali e da quanto sono estese. Le più economiche, ad esempio, sono realizzate in legno e altri materiali come la paglia e il gesso, ed il loro prezzo può partire da 1000 euro per metro quadrato. Non bisogna dimenticare, comunque, che le case ecologiche, essendo progettate anche per consumare meno, possono abbassare i costi delle bollette dell’acqua o dell’energia elettrica. Nel complesso, una casa green prefabbricata può costare da 1100 a 1800 euro al metro quadro.

Tra i loro vantaggi, quindi, c’è il risparmio energetico ed idrico, con una buona qualità dell’acqua e dell’aria, l’impatto zero sull’ambiente, gli incentivi e detrazioni fiscali, nonché il comfort per gli abitanti. Inoltre, possono resistere di più nel tempo e sono più sicure contro i terremoti. Lo svantaggio più grande di una casa del genere sono sicuramente i suoi costi iniziali, ed attualmente anche se i principi della bioedilizia stanno prendendo piede in Italia, per molti è ancora sconosciuta.