Come saranno le case del futuro? Diventeranno più eco sostenibili?
Chi ha visto film o serie televisive ambientate nel futuro non può fare a meno di chiedersi come sarà e come vivremo. In particolare, ci si può domandare come diventeranno le proprie abitazioni. Per saperne di più sull’argomento, si può continuare a leggere questa pagina.
Le case nel 2050
Lo scrittore futurologo Ian Pearson, in un’intervista, ha spiegato come potrebbero diventare le nostre nel 2050, in base alle tecnologie disponibili e i nuovi metodi eco sostenibili per realizzare la casa. In pratica, potrebbe cambiare il concetto stesso di casa: nelle grandi città si potrebbe costituire micro-appartamenti pensati per ospitare una sola persona, come degli alveari, e quindi estesi per pochi metri quadri, con luce simulata come quella naturale e finestre virtuali. Le persone anziane potrebbero vivere in spazi flessibili e ben equipaggiati per le loro esigenze.
Se le temperature continuassero ad alzarsi, si potrebbe produrre caldo o fredda con delle pompe di calore, che diventerebbero sempre più diffuse e produrrebbero energia in modo pulito. Ciò diminuirebbe il consumo di combustibili fossili, e ciò è un fatto che sta prendendo piedi grazie agli ecobonus.
Sempre secondo Pearson, anche il modo di festeggiare il Natale o altre festività potrebbe cambiare in maniera radicale: i piatti preparati potrebbero essere a base di carne realizzata in laboratorio e realizzati da cucine robotizzate, mentre gli alberi come quelli di Natale potrebbero essere virtuali, il che ridurre il numero di alberi che marciscono nelle discariche e producono tonnellate di gas.
Le caratteristiche delle nuove case del futuro
Al di là di questi possibili risvolti, in base a delle indagini, chi realizza case ipotizza che potrebbero esistere cinque tipologie di casa, ovvero:
- la casa prova di cataclismi, una realtà non troppo lontana visti i frequenti cambiamenti climatici, e realizzate con materiali adatti, generatori di corrente, stanze di sicurezza etc;
- la casa green, che non solo sarebbero più ecologiche e rispettose dell’ambiente, ma potrebbero addirittura mimetizzarsi con la natura, magari con tetti verdi ed erbosi e pareti di legno;
- la casa homeworking, adatta per essere non solo la propria abitazione, ma anche il luogo in cui si lavora, dotato di un vero e proprio ufficio e comfort necessari per il lavoro;
- la casa mutante, ossia una casa capace di cambiare i propri spazi, in cui gli spazi non saranno divisi in maniera fissa da muri, ma potrebbero cambiare a seconda delle esigenze giornaliere. Chi lavora in smarworking e vuole riunire del personale in casa, ad esempio, potrebbe realizzare una sala a pare, oppure per il compleanno di un figlio il salone potrebbe diventare più grande;
- la casa Big Data, che potrebbe comprendere tutte le caratteristiche di quelle già citate, che si potranno progettare e realizzare con tecnologie 3D.