
Case a 1 euro: che progetto è? Dove si possono acquistare queste case?
Il progetto Case a 1 euro è un’iniziativa promossa da alcuni comuni italiani, tramite bando pubblico, per ripopolare dei paese quasi disabitati. Ma chi può accedere a tale progetto? Dove si trovano queste case?
Come e chi può accedere al bando
Il bando Case a 1 euro è nato per vendere case o fabbricati, che necessitano di lavori di ristrutturazione e i cui proprietari vorrebbero liberarsi, per evitare di pagare tasse ed altri oneri fiscali. Al bando per acquistare questi immobili possono partecipare privati cittadini, anche comunitari ed extracomunitari, imprese, consorzi, società, etc.
I potenziali acquirenti dovranno, tuttavia, rispettare determinati requisiti, ovvero: ristrutturare l’immobile entro un anno dall’acquisto, pagarne le spese notarili, di volture e di accatastamento, iniziando i lavori entro due mesi dopo aver ottenuto i permessi, stipulare una polizza fideiussoria da 5000 euro per 3 anni, che alla fine verrà rimborsata. Gli acquirenti, tuttavia, possono usufruire di incentivi statali ed IVA agevolata, per la ristrutturazione delle case o fabbricati.
Le finalità di questo progetto è di ripopolare borghi che sono a un passo dal diventare disabitati, facendo così risollevare anche le attività e l’economia locale, nonché per promuovere il turismo. Sicuramente, è vantaggioso per chi cerca casa a basso costo.
Dove trovare la Case a 1 euro
Queste case si possono trovare dal Nord al Sud d’Italia, e tra le varie località in cui sono situate si possono citare:
- Albugnano, in provincia di Asti, che attualmente registra circa 500 abitanti (di cui circa 83 sono stranieri), viene definito “balcone del Monferrato”, per la sua altitudine ed il panorama, e la sua storia è legata a quella dell’abbazia di Vezzolano;
- Triora, nota come la Salem italiana, è in provincia di Imperia, e in passato si sono tenuti vari processi per stregoneria;
- Montieri, in Toscana (a Grosseto), è noto per i suoi giacimenti di argento e piombo, vi si può visitare anche un museo ed una sala teatrale. Montieri è anche uno dei comuni compresi nel Parco Nazionale Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane;
- Santi Cosma e Damiano, comune laziale, il cui nome deriva dai suoi due santi patroni, noti per essere stati tra i primi martiri cristiani. Il comune è nato come villaggio, e negli anni Sessanta vi è stato aperto un impianti industriale, seguito nel 1997 da un ippodromo, ed entrambi hanno portato occupazione e turismo;
- Casoli, comune in provincia di Chieti, sorto in epoca tardomediavale, le cui architetture include anche il castello ducale, la cui costruzione risale all’epoca normanna, e la sua economia è incentrata in particolare sull’agricoltura e da piccole e medie imprese sorte negli anni Sessanta;
- Biccari, comune pugliese in provincia di Foggia, in cui è stato scoperto un insediamento neolitico, e anch’esso comprende vari monumenti e luoghi d’interesse, come le torri bizantine o il lago Pescara;
- Rose, in provincia di Cosenza (Calabria), situata su un territorio montano ricco di pinete, che lo ha reso un buon ambiente in cui crescono funghi, ed è presente anche una buona attività artigianale, del legno, del ferro battuto ed in campo edilizio;
- Maida, altro comune calabrese, in provincia di Catanzaro, nelle cui grotte sono stati rinvenute reperti di epoche lontane, oggi la sua economia è basata soprattutto sull’agricoltura, oltre che dal turismo.