
Bonus piscina: ecco le possibili agevolazioni
Quando si parla di bonus piscina si fa riferimento ad un’agevolazione fiscale per chi intende ristrutturare la propria piscina. Ma chi può richiederlo? E come? A quanto ammonta tale agevolazione?
I lavori compresi nel bonus
Le agevolazioni del bonus piscina possono essere di due tipi, ovvero un bonus ristrutturazione 50 %, che comprende uno sconto sulla fattura, o l’ecobonus 65 %, per le ristrutturazioni di piscine che hanno un sistema di riscaldamento, e che si può applicare sempre sulla fattura.
I lavori inclusi in tale bonus comprendono: le sostituzioni del bordo piscina, il rinnovo deò rivestimento interno, il rinnovo dell’impianto di filtrazione e del sistema di riciclo dell’acqua, il rifacimento della pavimentazione del solarium, l’installazione o il rinnovo degli impianti di riscaldamento della piscina, del sistema di illuminazione, degli impianti di idromassaggio e nuoto controcorrente e di dispositivi di gestione automatica degli impianti della piscina. Vi si possono raggiungere a tali lavori anche la riparazione e/o il rinforzo della struttura, nel caso di cedimenti, o l’alzamento del fondo per ridurre il volume dell’acqua ed il rialzo della piscina, entrambi per rendere più stabili e sicuri la costruzione.
Per quanto riguarda l’ecobonus, le detrazioni si possono fare sull’installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda, per lo scaldacqua a pompa di calore, per i generatori ibridi, per i pannelli solari che coprono il fabbisogno di acqua calda in piscina e per realizzare dei sistemi di building automation, ovvero dei sistema che permettono di gestire i vari impianti.
Chi può richiederlo e come
Queste agevolazioni si possono considerare delle detrazioni Irpef, e si applicano fino ad un ammontare di 96,000 euro per ogni unità immobiliare, che si possono ripartire nella fattura, come è già stato accennato prima oppure in dieci quote annuali. L’aliquota IVA è in ogni caso del 22 %.
Chi vuole usufruire di tali sconti, deve avere i requisiti idonei e segnalare l’inizio dei lavori all’ENEA, al quale trasmettere un documento online presso il sito ufficiale dell’Ecobonus, con previa registrazione, e trasmettere entro tre mesi anche la fine dei lavori ed il collaudo, ed in tale fase bisogna fornire una propria dichiarazione dei redditi, l’ammontare delle spese e l’idoneità degli interventi. I requisiti richiesti, invece, riguardano l’ammontare della cifra già citato e i tipi di lavori elencati in precedenza.
Se le piscine in questione sono per disabili, bisogna far rientrare le spese per la piscina tra quelle detraibili e sanitarie. In questo caso, le agevolazioni sono sempre del 50 e 65 %, e l’articolo 15 del TUIR specifica che la detrazione da applicare in questo caso è del 19 % sulle spese sanitarie a carico dell’utente. E’ ovvio che per richiedere tale detrazione bisogna presentare un documento delle autorità sanitarie bisogna specificare che il tipo di piscina installata fa parte del piano terapeutico.