Acquisto prima casa: a cosa fare attenzione? Quali agevolazioni fiscali ci sono?

L’acquisto di una prima casa comporta vari sacrifici e pianificazioni, e quindi ci sono diversi fattori da considerare, e tra questi non bisogna dimenticare delle possibili agevolazioni fiscali. Per saperne di più, si può continuare a leggere questa pagina.

I controlli da fare

Oltre a trovare una casa adatta alle proprie esigenze, al momento dell’acquisto ci sono vari fattori da considerare, nonché dei controlli da seguire. A cominciare dal prezzo della casa, che deve essere in linea con quelli del mercato, se non si vuole rischiare di comprarla ad un costo maggiore del dovuto, e c’è da dire che né le agenzie immobiliari né i notai si occupano di fattori come questi.

Ci sono, ovviamente, anche dei documenti da controllare, come:

  • l’atto di provenienza, per assicurarsi di chi sia il venditore dal quale si acquista l’immobile desiderato;
  • la conformità catastale, che non riguarda solo la planimetria, ma anche il valore e il calcolo delle imposte sull’immobile, presso il Catasto;
  • la conformità urbanistica, che occorre per accertarsi che l’edificio sia conforme alle norme di legge, e quindi bisogna controllare i progetti di questo;
  • il certificato di agibilità, nel quale si dichiara che la casa è stata costruita in modo corretto ed è quindi abitabile;
  • il certificato di conformità degli impianti, in modo da verificare che questi ultimi siano stati installati nel modo corretto;
  • l’attestato di prestazione energetica, per capire quanto si spenderà, in seguito, per le bollette della luce e del gas;
  • la verifica delle spese condominiali, da richiedere per assicurarsi che oltre all’immobile, il venditore non rilasci anche delle rate arretrate.

Le agevolazioni fiscali

Chi acquista la sua abitazione, può usufruire di varie agevolazioni sulle varie imposte. Per sapere quali sono ci sono diverse variabili da considerare, a cominciare dal tipo di immobile, che sia per uso civile, economico, rurale, etc, e ciò include anche le pertinenze di esse, come magazzini, tettoie, rimesse o autorimesse. Sono escluse da agevolazioni, invece, castelli, palazzi, abitazioni in villa e case signorili.

Un altro fattore da considerare, per gli sgravi fiscali, è anche il venditore, perché le agevolazioni cambiano se a proporre l’immobile è un privato o un’azienda. Nel primo caso, infatti, si pagheranno un’imposta di registro ed una quota fissa, mentre nel caso che a vendere sia un’impresa, si paga un’IVA ridotta del 4 % (anziché del 10 % ordinario), ma ci sono delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, di circa 200 euro l’una, per un totale di 600 euro.

Degli sconti sulla prima casa possono estendersi anche su delle imposte annuali, come l’IMU (Imposta municipale propria, relativa al possesso di fabbricati), soprattutto se la prima casa è l’abitazione in cui si intende vivere, ma ciò non vale se si da’ la casa in affitto. Ciò vale anche se la casa è un’abitazione di lusso.